oh noh santoh cieloh

oh noh santoh cieloh

io 1/4..

SE AVESSI LE RISPOSTE A TUTTO INSEGNEREI TEOLOGIA A PARIGI... E INVECE LAVORO NEL MKTG A MILANO! - il seguente blog non e' chiaramente una testata giornalistica, ma la solita dichiarazione narcisistica d'esistenza. a volte sono fatti miei e a volte no... e comunque e' solo umorismo.

WRONG

non lo dicevo da tantissimo! forse da quando avevo vent'anni. ma non conosco un modo migliore per esprimerlo... che secondo me questo SPACCA!





vorrei fra l'altro aprire una parentesi: essendo una fautrice della rivoluzione del web (che e' ovviamente un modo di dire che non ho abbastanza soldi per comprare tutti i dischi che vorrei) mi sono fiondata sulla rete per scaricare il pezzo in questione. e' abbastanza curioso vedere come si crei in pochissimo tempo una viralita' del tutto inconsueta. il pezzo si chiama Wrong. e da qualche parte del globo ci deve essere stato qualche idiota 2.0 che anzicche' cancellare il file downloadato lo ha rinominato Depeche-mode-Wrong. e quindi, sono piu' di tre ore che nella rete del mulo ci si scarica a vicenda un Wrong dei DM che in realta' e' soltanto il singolo sbagliato!!

trenITALIA!

Negli ultimi tempi ho passato piu’ tempo su un treno che sulla terraferma.
Ho acquisito, cosi’, una certa esperienza. E scusate se e’ poco!
Osservando e traendo insegnamento dall’esperienza ho capito che esistono delle grandi differenze fra le regioni di questo nostro paese. E di conseguenza fra le eprsone che le abitano.

Ho capito che i Lombardi non amino essere disturbati (arrivo- individuo posto- tolgo cappotto- libro- e taaaac.. e non esisto piu, chiamatemi solo se il vicino muore soffocato che mi scosto!). Che i Veneti fanno domande stupide (i miei vicini si sono sentiti in dovere di chiedermi in piu’ d’uno se avessi il biglietto, se quello fosse il mio posto…da semplici passeggeri).
Che i Friulani sono dei grandi storici ( l’Italia in realta’ ha vinto la Guerra, e’ solo che dopo le cose sono precipitate..comunque la germania non era poi cosi’ male insomma…).

Ma a sorpresa si e' rivelato ritornante un unico particolare che ci tiene uniti, che fa degli italiani, un unico grande riconoscibile popolo: a nessuno riesce di sedersi al posto che e’ stato assegnato!



Ps- giuro che spiegare alla gente che non e’ un torto personale voler sedersi nel numero di posto segnato sul biglietto, anzicche’ tre sediolini piu’ in la’ dove peraltro arrivera’ qualcun’altro, e’ come lottare contro i mulini a vento!

passato