oh noh santoh cieloh

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io 1/4..

SE AVESSI LE RISPOSTE A TUTTO INSEGNEREI TEOLOGIA A PARIGI... E INVECE LAVORO NEL MKTG A MILANO! - il seguente blog non e' chiaramente una testata giornalistica, ma la solita dichiarazione narcisistica d'esistenza. a volte sono fatti miei e a volte no... e comunque e' solo umorismo.

it's a strange strange word

Parliamo una lingua che è composta da circa 250.000 lemmi, che diventano 160.00 escludendo i termini tecnici o rari. L’uso quotidiano di tali vocaboli scende vorticosamente a 7.000 per ogni individuo “medio”, cioè senza tenere in considerazione un linguaggio colto/dotto. Questi i dati secondo Accademia della Crusca.
Sarebbe necessario però parlare di “lingue settoriali”, ovvero l’insieme di quei vocaboli che compongono il lessico quotidiano nel suo specifico campo d’applicazione. Per qualcuno sarà molto familiare la parola dittico, per altri isterectomia, per qualcuno addirittura gnoseologia.
Alcune persone confondono il trascendente con il trascendentale. E qualcun altro le impostazioni con il settaggio. Dipende sempre dal proprio campo d’azione e dalla cornice culturale. Il contesto spazio-temporale inoltre da il suo piccolo contributo.
Le parole hanno una grande forza. Una doppia valenza a volte. Spesso dipende dal significato di cui vogliamo forgiarle. Spesso dipende solo dalla situazione in cui vengono pronunciate. Altre volte semplicemente dal tono con cui vengono pronunciate.
Le parole possono fare tanto; concedere tanto, e togliere molto di più.. e creare la tua personale "lingua settoriale".
Le parole possono darti il benvenuto, il bentornato, farti sentire a casa o darti l’addio.

Il dolce e il salato
Il buono e il cattivo
La luce e il buio
Il mostro e lo zucchero!

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